Passa ai contenuti principali

Dexter è davvero uno psicopatico?

 La serie TV Dexter (2006 al 2013) racconta le avventure dello psicopatico e serial killer Dexter Morgan. Grazie ad un codice insegnato dal padre adottivo e poliziotto Harry Morgan, Dexter riesce a vivere in società senza particolari problemi. Riesce ad incanalare i suoi impulsi e a fingere le emozioni.



I produttori di Dexter sono riusciti a rendere piacevole e fruibile una serie che ha come centro un disturbo mentale non di poco conto.

Ma la domanda che mi sono posta durante la visione della serie è Dexter è davvero uno psicopatico?

Il personaggio di Dexter Morgan, durante lo svolgersi delle stagioni, si evolve da psicopatico (quindi senza emozioni), ad affabile e super empatico.

La prima volta che Dexter entra in contatto con la sua parte umana ed empatica è durante una seduta dallo psichiatra che riesce a fargli rivivere l’episodio traumatico che lo ha reso un serial killer. Man a mano che riesce ad elaborare il suo trauma infantile, diventa sempre più umano.

Dato ciò, possiamo dire che Dexter non è un vero psicopatico.

L’elemento umano permette allo spettatore di poter empatizzare con il protagonista, ma i veri psicopatici non possono provare emozioni.

La psicopatia è un disturbo deviante dello sviluppo, caratterizzato da una condizione di aggressività istintuale e dall'incapacità di stringere una relazione oggettuale basata sulla reciprocità e sulla corrispondenza delle comuni emozioni.

Nonostante le diverse scuole di pensiero, e i molteplici studi a riguardo; i professionisti della salute mentale preferiscono evitare di affrontare la tematica del trattamento del disturbo della personalità psicopatica perché è considerata un male incurabile e i diversi interventi sono risultati inefficaci.

Per questo motivo sarebbe irrealistico pensare ad uno psicopatico e serial killer, che riesce ad entrare in contatto con la sua parte umana, quando questa non esiste.

Addirittura, per gli studiosi, molti dei trattamenti volti a modificare il comportamento dello psicopatico porterebbe ad un peggioramento della personalità psicopatica, in quanto lo psicopatico diventerebbe più furbo e maggiormente manipolativo.

Una domanda che sorge spontanea è se lo psicopatico diagnosticato da piccolo può essere recuperato.

Nella serie TV vediamo lo stesso Dexter essere educato dal padre ad una vita normale: con un codice Harry cerca di reprimere gli istinti violenti del figlio.

Secondo l’articolo “What psychipath means” della rivista Scientific American, il trattamento psicologico può essere d’aiuto agli psicopatici in età adolescenziale solo sulla base del comportamento criminale, senza essere utile sul tratto della personalità, la quale non può cambiare.

Quindi rendere uno psicopatico capace di provare sentimenti è impossibile.

Come ci suggerisce il caso Phineas Gage, ci può essere una componente fisica che influisce sul comportamento criminale (disfunzione della corteccia prefrontale ventromediale), ma non esiste un organo o parte del cervello che regola la moralità o l’emotività. La moralità si può descrivere come l’insieme di tutti i processi neuronali, quindi non può essere identificabile a priori.

In sintesi, Dexter non è un vero psicopatico. Un vero psicopatico può fingere i suoi sentimenti; può manipolare le situazioni; ma non può provare veri sentimenti e non può essere recuperato.



Commenti

Post popolari in questo blog

Quale serial killer è Brian Moser?

La serie TV Dexter (2006 al 2013) racconta le avventure dello psicopatico e serial killer Dexter Morgan . Grazie ad un codice insegnato dal padre adottivo e poliziotto, Harry Morgan, Dexter riesce a vivere in società senza particolari problemi. In un recente articolo ho analizzato il personaggio di Dexter . Oggi, invece, voglio analizzare un altro personaggio:  Brian Moser , chiamato anche  Rudy Cooper . Si tratta del fratellastro di Dexter . Anche lui un serial killer . A primo impatto, già esteticamente ho notato una grande somiglianza tra il personaggio della serie TV e un serial killer realmente esistito, ebbene sì, parlo di Richard Ramirez . Cosa hanno in comune queste due persone, oltre alla somiglianza estetica? Ci sono degli elementi che mi fanno pensare, che i produttori di Dexter , si siano ispirati a Richard per costruire il personaggio di Brian , In primo luogo, sono entrambi dei serial killer .  In secondo luogo, la storia di vita molto simile. - Entra...

Richard Speck, la storia del serial killer nella prima stagione di American Horror Story

 American Horror Story ha catturato l'attenzione di molti, in questo articolo vi racconto la vera storia del serial killer Richard Speck.              Nella serie TV  American Horror Story , vengono rappresentati diversi  serial killer  davvero esistiti, tra cui  Richard Speck .   La storia di Richard Speck è in parte presente nella prima stagione di American Horror Story, viene rappresentata come la sotto trama che fa da sfondo alla narrazione principale. Storia di Richard Speck Ma chi era Richard Speck? Speck nasce nello stato dell’Illinois il 6 dicembre 1941, con il nome di Richard Benjamin Speck Nasce in una famiglia numerosa, è il settimo di otto figli. Quando aveva sei anni muore suo padre, Franklin Speck, per un arresto cardiaco. Da qui la vita di Richard cambia radicalmente, lui era molto legato al padre che era un lavoratore e un buon padre. Tuttavia, poco dopo, la madre si risposa con Ca...

7 buoni motivi per guardare American Horror Story se ti piace la criminologia

American Horror Story è una serie TV horror, nasce nel 2011 ed è ancora in corso. Non è la solita serie horror, ha in sé diversi elementi che la rendono unica nel suo genere. Ecco, 7 buoni motivi per vedere American Horror Story se ti piace la criminologia: 1) L'ombra L'ombra, in gergo criminologico, è quella parte di noi che è l'insieme dei nostri conflitti interiori. American Horror Story ti fa entrare in contatto con l'ombra, mostrandoti le storie dei diversi personaggi e la loro parte più vulnerabile. 2) Non ci sono buoni o cattivi Nella serie TV non c'è una netta distinzione tra buoni e cattivi. Ogni personaggio ha la sua storia che include paure e ansie, vittorie o sconfitte, modi di reagire agli avvenimenti che possono essere giusti o sbagliati. Si può simpatizzare di più nei confronti di un personaggio piuttosto che di un altro, ma tutti hanno le proprie colpe e le proprie responsabilità. 3) Il mistero Nulla è come semb...