The Haunting of Bly Manor è la seconda stagione del telefilm The Haunting of Hill House.
Per capire perché parla di dissociazione, vediamo prima cos'è la dissociazione.
Secondo una definizione che si può trovare comodamente online la dissociazione indica:
un meccanismo di difesa con cui alcuni elementi dei processi psichici rimangono "disconnessi" o separati dal restante sistema psicologico dell'individuo: tale condizione si può ritrovare in molte reazione psicologiche.
Questo cosa significa?
Intanto che esistono diversi tipi di dissociazione e poi che c'è qualcosa di disconnesso, che può essere la fantasia, la personalità, la memoria, il corpo.
Chi soffre di dissociazione può avere una parte di sé disconnessa dalla realtà.
Questo è un meccanismo di difesa perché il cervello per sopravvivere un evento traumatico e proteggere l'individuo si disconnette.
Le cause di questo fenomeno sono per lo più i traumi. I traumi possono essere sia gravi (come un abuso o violenza) sia meno grave (come cadere dalla bicicletta o percepire la realtà come una minaccia).
A questo punto ancora non abbiamo parlato di Bly Manor, cosa c'entra la dissociazione con la serie TV?
Intanto, bisogna dire che la serie affronta tantissime tematiche, molto delicate. Tuttavia, quando vediamo i bambini soffrire per la morte dei genitori è lì che si inizia ad innescare il meccanismo, un evento che può essere traumatico e spiacevole è la causa primaria della dissociazione, ovvero del loro desiderio di vivere nei ricordi.
La serie non bisogna prenderla letteralmente, va interpretata.
Il personaggio di Peter è quello che invoglia ai bambini di vivere nei ricordi per "non provare più dolore".
Alla fine la strada presa dai bambini sarà quella della realtà, aiutati da Rebecca e Dani (figure che nella realtà possono rappresentare lo psicoterapeuta).
Ecco perché, secondo me, The Haunting of Bly Manor parla di dissociazione.


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